QU’OUÏR è un gruppo di ricerca, un archivio di pratiche e di forme, un laboratorio culturale e politico. Attraverso pubblicazioni, momenti collettivi di confronto ed eventi si muove tra i saperi per turbare le egemonie del presente rispetto ai seguenti campi: fenomenologia, filosofie e teorie critiche contemporanee, psicoanalisi, gender studies, queer theories, femminismi, transfemminismo, sexuality studies, body studies, postcolonial studies, postumanesimo, transumanesimo, ecologia e antispecismo, literary studies, cultural studies.

QU’OUÏR gioca con l’equivoco della sovrapposizione tra voce e segno: in assonanza con il termine “queer”, ne amplia il campo semantico attraverso una distorsione grafica. Così, ciò che originariamente rimanda allo strano, al bizzarro e all’eccentrico si apre – grazie alla lingua francese – all’interrogativo. QU’OUÏR, infatti, pone una domanda: cosa (qu’) ascoltare (ouïr)? Ed è proprio nell’assonanza con “queer” che si intravede una possibile risposta: nell’ascolto di ciò che si colloca ai margini, QU’OUÏR fora il centro del discorso normato, destrutturando e risemantizzando i contenuti e le pratiche del pensiero, dentro un errare nomade, desiderante, singolare e al tempo stesso corale.

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